Scoprite la storia del Presepe vivente delle Grotte di Postumia
L’installazione del primo Presepe vivente nelle Grotte di Postumia fu una mossa coraggiosa e rivoluzionaria, che portò per la prima volta il presepe al di fuori degli edifici sacri nell’epoca della democratizzazione. Oggi, più di trent’anni dopo, il Presepe vivente delle Grotte di Postumia è considerato la più bella rappresentazione natalizia al mondo, nonché il più grande spettacolo di Natale e Capodanno della Slovenia.
Il primo presepe vivente
Sapevate che il Presepe vivente delle Grotte di Postumia è il più vicino al presepe originale che Francesco d’Assisi allestì per primo nel 1223 in una grotta vicino ad Assisi?
Esattamente 766 anni dopo, durante una visita alla più grande attrazione della Slovenia, il regista Gregor Tozon fu colto dall’ispirazione di creare un presepe vivente nelle Grotte di Postumia. L’idea audace, in un’epoca in cui il Natale non era ufficialmente celebrato come festa religiosa e la maggior parte delle persone allestiva il proprio presepe in segreto dentro le quattro mura di casa, prese quindi vita.
Una rivoluzione nelle Grotte di Postumia
Il Presepe vivente nelle Grotte di Postumia fu il primo presepe vivente in Slovenia ad essere allestito, nel 1989, al di fuori di un edificio sacro. Venne collocato in una sala fuori dal percorso turistico, accanto a una cascata chiamata Baldahin, che aveva ricordato al suo ideatore la stalla con la mangiatoia. Lo spettacolo, concepito come un omaggio al patrimonio etnologico e le cui scene erano state create secondo il concetto del “frozen theatre”, si avvalse della partecipazione di dodici attori locali. All’intera rappresentazione, della durata di 14 minuti, si assisteva in piedi, in un’unica location, e gli attori si esibivano in cinque spettacoli al giorno.
Le persone si inginocchiavano e pregavano
Il primo presepe vivente, ben accolto, diventò poi sempre più “vivo” nel corso degli anni. L’evento crebbe di dimensioni, con l’aggiunta di scene bibliche ed effetti musicali, e ben presto l’interesse del pubblico arrivò a tal punto che la rappresentazione venne spostata lungo il percorso turistico. Nel 1995, le varie scene come l’Annunciazione, la Natività, il Censimento, ecc. venivano rappresentate nel pittoresco paesaggio tra le stalattiti; gli interpreti recitavano le loro parti e il pubblico guardava il presepe mentre attraversava le grotte. Comunque, i vari registi e sceneggiatori rimasero fedeli alla tradizione e all’autentica storia del Natale che, secondo le testimonianze, riusciva a commuovere a tal punto le persone che esse si inginocchiavano, si facevano il segno della croce e pregavano assistendo ad alcune scene.
Il Presepe vivente delle Grotte di Postumia unisce la Slovenia
Gli organizzatori erano costantemente tentati dall’idea di creare un evento ancora più grande, ancora più spettacolare e maestoso, che mettesse in risalto il miracolo della nascita e la bellezza della meraviglia naturale delle Grotte di Postumia. Così, al volgere del millennio, venne organizzato un raduno di cori. Il canto corale fa parte della tradizione slovena e molti ricorderanno sicuramente ancora il suggestivo evento nelle Grotte di Postumia, quando oltre 1300 cantanti dilettanti si esibirono per cinque giorni in occasione del Presepe vivente. I cori, provenienti da ogni dove, avevano letteralmente unito la Slovenia nell’evento natalizio più bello.
Questo spettacolare evento, con i suoi numerosi interpreti, portò anche nuove intuizioni. Le Grotte di Postumia sono un ambiente pittoresco e imponente, ma allo stesso tempo estremamente impegnativo dal punto di vista logistico, con le sue specificità. Nella ricerca della forma più appropriata per il Presepe vivente, che già mostrava segni di spettacolarità, negli anni successivi i registi e gli sceneggiatori arricchirono le scene bibliche con esibizioni di canto solista da parte dei migliori cantanti sloveni, che interpretavano i vari ruoli dei personaggi biblici. La popolazione locale veniva coinvolta in tutto il processo di organizzazione del Presepe vivente delle Grotte di Postumia, vivendo il periodo natalizio come una festa locale e cogliendo l’opportunità di partecipare al Presepe vivente come un privilegio e un immenso onore.
Il Presepe vivente oggi: un evento globale
Quest’evento, che non sarebbe mai diventato quello che è senza il duro lavoro dei suoi primi creatori, ha superato, nei suoi oltre trent’anni di storia, i confini della Slovenia. Turisti da tutto il mondo vengono in Slovenia per ammirare il Presepe vivente delle Grotte di Postumia e prenotano i biglietti con un anno di anticipo. È riconosciuto come il più grande evento di Natale e Capodanno, che si estende sul percorso turistico all’interno delle grotte, lungo cinque chilometri. Considerate le dimensioni dello spettacolo, i visitatori possono ammirarne gran parte a bordo del trenino delle grotte, mentre una parte si vede a piedi. Con 18 scene bibliche, il Presepe vivente delle Grotte di Postumia è il più grande palcoscenico sotterraneo del mondo. Nel 2018, l’evento di sei giorni, che si svolge ogni anno tra il 25 e il 30 dicembre, è stato definito dai media di tutto il mondo la più bella rappresentazione del Natale del pianeta.
PERFORMER
Dai 12 attori iniziali, si è arrivati a oltre 100 performer
LOCATION
Da 1 location si è arrivati a un palcoscenico sotterraneo di 5 chilometri
DURATA
Una storia di 14 minuti è ora uno spettacolo di 90 minuti
Nonostante la grandezza del Presepe vivente delle Grotte di Postumia attuale, con più di 100 artisti, tra cui ballerini, strumentisti e star internazionali del canto, la direzione, guidata da Marjan Batagel, presidente del consiglio di amministrazione delle Grotte di Postumia, rimane fedele alla tradizione e si assicura che l’evento rimanga una celebrazione e non diventi un “generico show di Natale”: “È meraviglioso osservare lo sviluppo degli artisti: i bambini all’inizio interpretano i pastorelli, le ragazze crescono e diventano angeli, mentre i ragazzi diventano guide. Questo evento è intensamente vissuto dalla popolazione locale e anche dalla nostra azienda”.
Nel mese di ottobre, a Postumia si vede un gran numero di giovani con la barba. Non è una coincidenza: stanno per iniziare le audizioni per il Presepe vivente delle Grotte di Postumia. Interessante è anche la storia di uno Zaccaria di Postojna che, da anni, si lascia crescere la barba ogni ottobre, nonostante le obiezioni della moglie.
Anche il fatto che Postumia sia nota come “città del metal” gioca a favore dei registi, perché non è difficile trovare giovani dai capelli lunghi che possano interpretare San Giuseppe. Si cercano ragazze dai tratti delicati, che interpretano gli angeli, Maria ed Elisabetta, nonché giovani energici che possano recitare la parte di soldati romani, pastori sognatori e Re Magi.
Il Presepe vivente nelle Grotte di Postumia è un evento molto atteso, tant’è che alle audizioni si presentano numerosi giovani, molti dei quali scoprono qui il loro talento, lavorando per la prima volta con registi professionisti, tecnici delle luci, parrucchieri, truccatori e costumisti. Dopo settimane di preparazione, il giorno dell’evento gli artisti entrano nella grotta un’ora prima dello spettacolo. Ed è allora che avviene la magia. Una magia che non lascia indifferenti. Non è raro vedere le lacrime negli occhi dei visitatori o qualche bambino che esclama meravigliato: “Ma allora gli angeli esistono davvero!”.